Se non ne avete uno nell’armadio di vecchia data, è arrivato il momento di ordinarne uno. Il gilet è tornato protagonista nei guardaroba maschili, compresi quelli dei gentleman più giovani. Nel corso del tempo, a partire dal XVII secolo, epoca in cui si diffuse, si è accorciato, ha perso le maniche e cambiato tessuto.
Anche oggi la sua natura metamorfica non si smentisce. Dello stesso tessuto dell’abito, di maglia o in denim, doppio petto, monopetto o senza abbottonatura, girocollo, con collo a scialle, con o senza revers a lancia. Le declinazioni potrebbero continuare, per la felicità degli uomini di ogni età.
Non più solo abbinato nel modo classico, cioè con l’abito intero, sotto la giacca. Il gilet contemporaneo si adatta ad ogni gusto e stile, diventando capo chiave di ogni look.
Vediamo di seguito 3 stili di gilet che non avevate preso in considerazione. 

1- Scoordinato dal resto

E’ il modo più giovane di concepire il gilet, come un blazer che ha perso le maniche. Curato quindi nei dettagli che solitamente venivano nascosti. La schiena anziché essere in fodera viene realizzata in tessuto foulard (vedi Etro nella foto). La catena dell’orologio a cipolla si rinnova e diventa un complemento importante, è in acciaio e diventa più spessa.

 

In stile alternativo

Confezionati sartorialmente in jeans (nella foto un modello di Hamaki Ho), con tessuti a stampa e divise militari, il gilet in versione “smanicato multifunzione” diventa un capo che soddisfa gli spiriti più rivoluzionari.

 

Di maglia, comfort chic


Copre e avvolge il torso come un maglione senza maniche. Il gilet in maglia diventa un capo portante nei look trasformisti dei giovani, da indossare sopra ai jeans per darsi un tono guadagnandone in comodità. Nella foto un modello di Emporio Armani.

 

Nella foto d’apertura, uno scatto dal blog theSartorialist

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