E’ da anni che gli stilisti francesi propongono ad ogni sfilata la gonna. Niente di strano, direte voi, se non si parlasse di moda uomo. Longuette, mini, a pieghe e gonne a ruota: non solo c’è chi la propone, ma esistono esemplari maschi, oltre modelli e scozzesi, che la indossano volentieri. Uno tra tutti, Marc Jacobs, divenuto ormai, con le sue passeggiate in gonnella per le vie di Manhattan, il principale sostenitore di questo capo. Durante gli eventi mondani del fashion system, star e starlette sembrano quasi nascondere con successo l’imbarazzo, ma ripercorrendo i suoi out-fit è difficile considerare credibile una tale scelta di stile.
Più facile leggerne sopra le righe una volontà di rottura degli schemi, una voglia di attirare l’attenzione e di distinguersi dalla massa. Un po’ come quel pugno di fashion blogger, giovani creativi e designer in centro a Milano che decidono di vestire la gonna per colorire una grigia giornata nella capitale lombarda.
Simbolo per eccellenza del genere femminile, ci sono casi in cui questo capo viene indossato non tanto per motivi estetici, ma per manifestare precise volontà. Come Nils Pickert, un tedesco molto chiacchierato quest’estate per aver indossato una gonna in solidarietà al figlio di 5 anni che sembrava preferire gli abiti femminili a quelli maschili.
Ma tornando alla moda, oltre alla gonna, per la prossima estate sembra arriveranno anche i fuseaux da indossare sotto tuniche e maximaglie. Popolo dei creativi e degli alternativi avvertito.