L’emergenza legata al Covid-19 ha inevitabilmente messo a dura prova il settore della moda sollevando dei grandi interrogativi sul suo futuro e sul ruolo che avrà nella quotidianità di ognuno di noi. Se da una parte la fast fashion ha registrato crisi nera, dall’altra parte si è riscoperta la necessità di privilegiare la qualità e gli acquisti sostenibili, a favore di artigiani, aziende, economia locali, oltre che dell’ambiente.

La moda per ripartire sta rallentando.

E si reinventa, a partire dalle fashion week.

Le sfilate delle collezioni uomo primavera-estate 2021, a luglio, le guarderemo su uno schermo. Quella di Milano sarà infatti la prima fashion week interamente digitale, dal 14 al 17 luglio.

E poi ci si potrà immergere nell’esperienza di Pitti Connect, una nuova piattaforma digitale attiva da fine giugno che permetterà attraverso una tecnologia messa a punto con la collaborazione del Mit di Boston, di mettere in contatto in modo efficace espositori del salone Pitti Immagine Uomo con i buyer e gli operatori del retail che potranno fare scouting e ricerca assistita, pianificare incontri, e visionare le collezioni in video chat o attraverso uno showroom virtuale con funzionalità avanzate.

“Vogliamo offrire il meglio della tecnologia esistente con una piattaforma tutta nuova e un layout editoriale ricco di contenuti, quasi come un vero e proprio magazine” ha dichiarato  Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine.

Non ci resta che attendere.

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