L’underwear maschile, agli occhi dei non esperti, può sembrare un mondo in bianco e nero riassumibile  semplicemente nell’opposizione boxer vs mutande.

In questo articolo vedremo quante possibilità e opzioni contempla l’intimo maschile e i consigli per non fare acquisti sbagliati.
Che sia la famosa mutanda indossata da David Beckham piuttosto che quella vista e rivista su Instagram, stampata Ck, poco importa…
La biancheria intima maschile, oltre che garantire la giusta dose di stile, deve poter far sentire a proprio agio chi la indossa in ogni situazione, assicurando libertà di movimento e comodità.

Per questo, per prima cosa, è fondamentale che sia adatta al proprio fisico.

Che modello scegliere

Slip: ultimamente considerata un po’ démodé, offre un ottimo supporto e una vestibilità aderente. Al contrario di quanto si è soliti pensare, è l’opzione giusta non solo per modelli dal fisico statuario, ma anche per uomini con cosce importanti o molto muscolose.

Culotte: aderente come lo slip ma leggermente più coprente, veste le parti intime fino all’anca. Se avete gambe magre e proporzionate al bacino, non segna e risulta invisibile sotto a pantaloni aderenti o dal tessuto leggero. In caso contrario, attenzione all’effetto salame!

Culotte-pantalone: questo modello è identico alla culotte, ma presenta una gamba più lunga che ricopre parte della coscia. Molto comodo da indossare soprattutto per chi pratica sport, può rivelarsi l’underwear ideale per chi ha cosce e fondoschiena importanti.

Boxer: sono i classici pantaloncini, più morbidi e freschi delle culotte, ma sicuramente (nonostante il design sia più asciutto rispetto a quello di qualche decennio fa) più ingombrante sotto i pantaloni. Da evitare se indossate abitualmente pantaloni dal taglio slim.

Quale materiale preferire

Morbidezza, elasticità e traspirabilità: sono qualità imprescindibili per i tessuti destinati alla biancheria intima. Solo tessuti di ottima qualità garantiranno queste caratteristiche e dureranno negli anni a numerosi lavaggi.

Cotone: traspirante, morbido e anallergico il cotone rimane sempre un grande classico, ma deve essere mescolato ad una piccola quantità di elastan per poter risultare aderente al corpo.

Fibra di bambù: è un’ottima alternativa al cotone, ugualmente morbida, igienica e traspirante,  perché presenta la caratteristica di essere naturalmente aderente.

Filo di scozia: resistente e confortevole, è il materiale più indicato per la biancheria intima di ogni giorno per le sue proprietà traspiranti, anallergiche e antibatteriche che superano di gran lunga quelle del cotone tradizionale. Inoltre, la lavorazione di questo filato permette di mantenerlo bello a lungo.

Modal: è una fibra artificiale di derivazione naturale derivata dalla fibra rigenerata della cellulosa. Questo tessuto è soffice, traspirante ma soprattutto molto liscio. Se di qualità, a differenza dei tessuti in cotone, infatti, non si usura formando quei fastidiosi pallini.

Poliestere: questa fibra sintetica ha il pregio di asciugare in fretta e di trasportare velocemente l’umidità verso l’esterno, ma non risulta molto igienica. Per poter essere utilizzata – specialmente durante attività sportiva, quando si suda di più – è necessario che questo materiale sia abbinato a tecnologie anti-batteriche, ad esempio ai ioni-d’argento.

Consigli per l’acquisto

Un’errore comune è quello di credere che un intimo firmato sia sinonimo di qualità. Non sempre…

Nel caso della biancheria intima, a giustificare il prezzo devono essere prima di tutto i materiali e il “made in”. Se acquistate un paio di boxer con logo famoso in bella vista a caro prezzo per poi scoprire in etichetta una composizione di materiali sintetici (es. poliammide + poliestere + elastan) e un “made – mettiamo caso – in China” significa che state pagando solo il marchio.

Prima di tutto quindi, assicuratevi che il materiale risponda alle vostre esigenze. Certo, anche l’occhio vuole la sua parte, ma per avere un intimo alla moda non è per forza necessario orientarsi verso famosi fashion brands. Meglio piuttosto preferire aziende specializzate nella produzione di intimo maschile.

Nella foto una campagna pubblicitaria degli anni ’70 del famoso brand inglese Woisey

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