Durante le mezze stagioni, potremmo tutti dire di essere degli esperti in materia. Vestirsi a cipolla diventa infatti indispensabile quando il meteo e le temperature sono variabili. Ma aggiungere strati al proprio look non è solo un semplice task pratico, è anche una raffinata abilità stilistica che da ora chiameremo “layering”.

Creare il giusto layering significa dare diversi “gradi di lettura” ad un outfit, senza rinunciare a funzionalità e comfort. Ci si può vestire a strati tutti i giorni dell’anno, ma per riuscirci senza sembrare goffi e sudare sette camicie bisogna rispettare queste 5 semplici regole.

1- Lo strato più esterno più lungo di quello interno

A meno che non siate dei ventenni in cerca di successo nel mondo della musica rap, lasciate perdere i maglioni oversize e i bomber corti. Durante la stagione fredda, evitate in particolar modo che la giacca super in lunghezza il cappotto.

2- Non più di un colore acceso

Il layering funziona quando crea una stratificazione discreta ed elegante. Per ottenere questo risultato è molto importante non esagerare con i colori. Meglio scegliere una palette di toni neutri e aggiungere un solo tocco deciso di colore. Altra soluzione: puntare sul monocromo. Ovvero capi dello stesso colore leggermente diversi per tonalità.

3- Ordina fantasie e colori

Dai più leggeri ai più forti. o viceversa. Pattern e colori devono essere ordinati attraverso il layering. Facciamo un esempio: se abbiamo un cappotto in tweed con diverse sfumature di colore, sotto sarà meglio abbinare una giacca o un maglione dal colore più uniforme e una camicia a tinta unita.  Viceversa, sopra ad una camicia a fantasia, supponiamo a quadri, metteremo una maglia con una fantasia più piccola e discreta, e una giacca monocromo.

4- Non dimenticare la praticità e il comfort di ogni strato

Il layering fine a se stesso si rivela sempre una scelta infelice. Per non incappare in fastidiosi (e ingombranti) imbarazzi durante la giornata, meglio valutare strato per strato la funzionalità di ogni capo. Quindi a seconda della stagione, scegliere adeguatamente tessuti e pesi adeguati.

5- Non sottovalutare lo strato invisibile

Non è visibile e quindi non fa realmente parte del layering, ma la biancheria intima decreta la buona riuscita di questa tecnica. Una maglietta intima troppo grande o troppo spessa, infatti, penalizza lo strato immediatamente successivo in termini estetici ma anche pratici. Per non sbagliare, meglio quindi scegliere biancheria di qualità e dal fit adeguato.

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